Quando avevo
conosciuto Berti erano decisamente altri tempi. Non esattamente di spensieratezza,
ma di grande, quasi enorme, sintonia con il mondo e le sue abitanti.
Caschi (plurale di casco tipo Nava delle vecchie Suzuki) per la vita non me ne servivano allora, anche se lei li disegnava già.
All'
epoca desideravo una Vespa, di quelle vere, col fanale tondo, di
qualsiasi colore, che andasse veloce e mi facesse dimenticare dei
dettagli non irrilevanti.
Che
la Vespa fosse femmina pure essa, probabile non fosse un caso, ma un
disappunto del destino, che sempre davanti a donne mi mette.
Il
destino, quel ladro mangiatore di favole, ve la racconterà in lunga ed
in larga, ma sarà sempre in un modo solo: la felicità per trovarla
dovrete faticare, assai, e non basteranno caschetti salvavita in testa,
nè andar veloce e rincorrerla, in qua ed in là. Mettetevelo da un'altra
parte (il caschetto). No, non sul cuore, era troppo scontato,
mettetevelo sullo stomaco, perchè a digerire certe cose, nella vita, si
fa fatica.
casco|occhialetti|texture |
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